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Albertino Castellucci (1910-2010) e il suo archivio
Un ricordo dell'impegno civile e politico nel centenario della nascita
Università Politecnica delle Marche
Agrimarcheuropa, n. 3, Settembre, 2012
Albertino Castellucci è nato a Sassoferrato il 23-9-1910, si è spento ad Ancona il 15-5-1980.
Una vita di costante impegno, personale e civile, la sua, sempre ispirata ai valori autenticamente cristiani, sempre sostenuta da un eccezionale rigore morale, che non escludeva una calda umanità e una gentilezza sempre attenta e cordiale.
Come parlamentare, come uomo di partito, corne amministratore, come sindacalista e come professionista, Castellucci fu sempre e soprattutto un uomo coerente con i suoi principi fermo ai suoi obiettivi.
Diplomato geometra presso l’Istituto Salesiano di Gualdo Tadino, conseguì successivamente la laurea in Scienze economiche e commerciali all’Università e di Roma.
È di quegli anni la sua partecipazione. come militante dell’Azione Cattolica, al movimento di resistenza clandestino.
Nell’immediato dopoguerra, fondò la sezione della Democrazia Cristiana nella sua Sassoferrato, che lo volle Sindaco quasi ininterrottamente dal 1951 al 1975.
Nel 1958, già Segretario regionale DC, fu eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati, dove fu confermato per ben sei volte dagli elettori marchigiani.
Membro della Giunta della CCIA di Ancona, fu Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Dottori cornrnercialisti delle Marche, Presidente dell’Ente autonomo Fiera di Ancona e in questo incarico fu promotore e primo firmatario dell’atto costitutivo di Assonautica nel 1971.
Ma la sua sollecitudine più costante fu il mondo agricolo marchigiano e la necessità di una migliore qualificazione sociale e culturale dei coltivatori diretti, categoria di cui, dapprima come Presidente provinciale, poi regionale, quindi, a livello nazionale, membro autorevole della Giunta esecutiva.
Della Confederazione, rappresentò e difese gli interessi economici e il valore umano.
Molto feconda l’attività di Albertino Castellucci come deputato. Fu vice presidente della Commissione permanente Finanze e Tesoro della Camera e membro di commissioni speciali, tra le quali la commissione interparlamentare dei Trenta per la riforma tributaria e la Giunta parlamentare delle elezioni. Nei 1968 è stato Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri nel secondo Governo Leone.
La sua attività parlamentare fu rivolta ai temi generali della politica nazionale e in particolare alla politica economica e finanziaria dei settori produttivi, là dove meglio poteva spiegarsi la sua competenza specifica e la sua esperienza.
Convinto europeista, è stato membro del Consiglio d’Europa e delI‘Assemblea dell’Unione dell’Europa occidentale.
Voce autorevole a favore e in difesa degli interessi regionali, si ricordano le tre interpellanze sulle ferrovie interne marchigiane, un ascoltato appello al Presidente del Consiglio per la conferma ad Ancona della Direzione compartimentale delle Poste, interventi per il potenziamento dei porto di Ancona, sui problemi della viabilità regionale, sui provvedimenti per il risarcimento dei danni dei terremoto, per l’aeroporto di Falconara.
Un vasto, vastissimo impegno che lo vedeva sempre presente a Montecitorio, ad assumersi le sue responsabilità, a corrispondere con equilibrio e saggezza alle molteplici istanze.
All’istituto di Storia delle Marche la famiglia ha consegnato l’Archivio personale di Castellucci.
Tratto da Santoro G., "Biografia di Albertino Castellucci", in Castellucci M. (a cura) (2012), Albertino Castellucci (1910-2010) e il suo archivio. Un ricordo dell'impegno civile e politico nel centenario della nascita, Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, n. 112, Anno XVI, Aprile, pp. 25-28.