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Strumenti di gestione aziendale
L’agricoltore, come ogni altro imprenditore, è chiamato quotidianamente a prendere decisioni per organizzare le attività aziendali presenti e future. Ogni decisione imprenditoriale dovrebbe basarsi su informazioni certe ed oggettive così da diminuire il rischio insito in ogni attività economica.
Per quanto non sia in realtà possibile avere sempre a disposizione tutte le informazioni utili e spesso intervengono fattori casuali che l’agricoltore non può né anticipare né controllare (es. clima), un approccio razionale alla decisione inteso a migliorare i risultati aziendali è quello di tenere almeno conto di tutto ciò che è conoscibile.
I problemi decisionali legati alla gestione di una azienda agricola sono molteplici per natura e complessità.
Questa sezione ospita strumenti operativi che consentono di affrontare le questioni più frequenti partendo da quelle più semplici per poi svilupparsi secondo i suggerimenti che proverranno dagli utenti di questo sito.
Il primo ambito decisionale aziendale è quello delle scelte di breve periodo che riguardano quelle decisioni che non modificano la struttura dell'azienda ovvero che non comportano una modifica della disponibilità di fattori produttivi fissi.
Esempi sono rappresentati dalla scelta dell'ordinamento produttivo fra colture annuali, il razionamento alimentare negli allevamenti e l'identificazione di quel livello di produzione che garantisce almeno la copertura dei costi di produzione.
La valutazione di queste scelte avviene con l'ausilio di tecniche quali la simulazione di bilancio, la programmazione lineare o l'analisi del punto di pareggio (break-even point analysis).
Un secondo ambito è quello invece delle scelte di medio-lungo periodo che concernono tutte quelle decisioni che comportano una modifica della struttura aziendale.
Queste scelte, a loro volta, si dividono in decisioni che producono una distribuzione omogenea di ricavi e costi nel tempo e scelte che al contrario comportano una distribuzione eterogenea dei flussi economici.
Nella prima categoria rientrano per esempio: la convenienza all'acquisto di un mezzo meccanico o al ricorso a terzi, la scelta del mezzo meccanico più conveniente, la scelta della modalità di raccolta (meccanica o manuale) e la convenienza a vendere il prodotto grezzo (es. uva) o trasformato (es. vino).
Le tecniche che vengono utilizzate per valutare questa tipologia di scelte si ispirano ai principi dell'analisi del punto di pareggio.
Nella seconda categoria rientrano decisioni come la sostituzione in azienda di un'attività produttiva con un'altra, la costruzione di un silos per la conservazione di mangimi per l'alimentazione animale e in generale tutti quegli investimenti che producono costi e benefici che si distribuiscono eterogeneamente nel tempo.
Per la valutazione di questo tipo di scelte, invece, vengono usate tecniche come l'analisi costi-benefici basata sull'attualizzazione dei flussi economici.
Per un approfondimento teorico sugli strumenti di gestione si rimanda al corso e-learning per imprenditori agricoli raggiungibile dal seguente [LINK].
Riferimenti
Bruni F., Franco S. (2009), Economia dell’impresa e dell’azienda agraria, FrancoAngeli, Milano
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